Lattice
Informazioni su allergeni, sintomi e trattamento


Il lattice deriva dalla linfa lattiginosa dell'albero della gomma, coltivato principalmente in Thailandia, Indocina, Malesia e India.1 Ogni anno vengono prodotte più di 12 milioni di tonnellate di gomma naturale, che vengono poi utilizzate per realizzare una grande quantità di prodotti per la casa (tra cui profilattici, elastici, palloncini e pulsanti dei telecomandi).2,3 Il lattice inoltre è molto diffuso nel settore sanitario ed è comunemente utilizzato per la produzione di guanti.4

Le reazioni allergiche al lattice sono tipicamente causate dall'inalazione e dal contatto diretto con la pelle o con le mucose. Le persone che indossano guanti in lattice sono direttamente esposte al contatto; tuttavia i lubrificanti in polvere presenti all'interno dei guanti possono attaccarsi alle proteine del lattice ed essere disperse in aria quando i guanti vengono indossati o tolti.1

Le categorie di persone che più facilmente rischiano di sviluppare un'allergia a causa dell'uso regolare di prodotti a base di lattice sono: operatori sanitari, personale di studi dentistici, dipendenti di case di cura, personale delle lavanderie/addetti alle pulizie domestiche, parrucchieri, ristoratori, meccanici, animatori che utilizzano palloncini e personale del settore elettronico. Tuttavia esistono persone soggette a un rischio ancora maggiore come quelle che soffrono di allergie alimentari e quelle che vengono sottoposte a molteplici interventi chirurgici.3 Basti pensare che circa il 72% dei bambini con spina bifida presenta una sensibilizzazione al lattice dovuta ai continui e precoci interventi sanitari a cui è sottoposto.1,5 Per i soggetti sensibilizzati al lattice, l'asma è uno dei principali fattori di rischio in grado di scatenare una reazione allergica grave.3 Nel complesso, la prevalenza è elevata tra gli operatori sanitari (9,7%), i pazienti sensibili (7,2%) e la popolazione in generale (4,3%).2

Dove si trova il lattice?

Oltre ai comuni guanti, molti articoli contengono lattice, come, ad esempio:4,8,9 gli stetoscopi, i cateteri, i cateteri endovenosi, i lacci emostatici, i tamponi per elettrodi, le siringhe, i respiratori, le dighe dentali, i tubi di drenaggio, i bracciali dello sfigmomanometro, i tubi endotracheali, le mascherine chirurgiche, gli occhiali, i pneumatici per auto, le manopole della bicicletta, la moquette, le impugnature della racchetta, le suole delle scarpe, i tessuti elasticizzati (ad es. cinture elastiche), i guanti da cucina, le borse dell'acqua calda, i palloncini, i profilattici, i diaframmi, i ciucci, le tettarelle dei biberon, gli impermeabili, gli stivali impermeabili, gli assorbenti sanitari, alcuni tipi di giocattoli, cerotti, trucchi e maschere.

Secondo le statistiche, le allergie al lattice possono essere causate anche da alimenti contaminati da operatori che indossano guanti in lattice, mentre i medicinali e i vaccini possono essere contaminati da fiale contenenti lattice e dispositivi medici.2 Alcune persone con una grave allergia al lattice hanno addirittura segnalato reazioni a causa della vicinanza ad espositori di palloncini.3 È improbabile tuttavia che il lattice sintetico, presente in oggetti come la vernice al lattice, causi una reazione.5

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Ulteriori informazioni

A quali altri allergeni potrei essere sensibilizzato?*

Alcune persone allergiche al lattice possono manifestare sintomi orali (come prurito e gonfiore) e anafilassi dovuti al consumo di frutta e verdura fresca, oltre che frutta a guscio.1,7 Questa associazione è chiamata sindrome lattice-frutta, un tipo di cross-reattività che si verifica quando il sistema immunitario identifica, in sostanze diverse, le proteine o le loro componenti come strutturalmente simili o biologicamente correlate, attivando così una risposta immunitaria. Sebbene nella sindrome lattice-frutta siano coinvolti molti frutti, i più comuni sono avocado, banana, castagne e kiwi.1

Conoscere le proteine o le componenti degli allergeni che scatenano i sintomi può contribuire a stabilire un piano di gestione dell'allergia. Tenendo presente questo aspetto e in base anche all'anamnesi dei sintomi, il medico di famiglia potrebbe suggerire di sottoporsi a un test delle IgE allergene-specifiche per individuare eventuali altri pollini e alimenti allergenici per il paziente. I risultati di questo test possono inoltre aiutare il medico a stabilire se l'immunoterapia allergene specifica possa ridurre i sintomi del paziente.1

Disponi già dei risultati del test delle IgE specifiche per la diagnosi delle allergie?

I risultati dei test includono il nome delle componenti, indicato con un codice alfanumerico. Il medico di famiglia probabilmente esaminerà i risultati con te, ma qui troverai una panoramica di riferimento. È sufficiente individuare i nomi delle componenti nell'elenco seguente per comprendere come gestire al meglio i sintomi.1

rHev b 5, rHev b 6.02

  • Indica che i sintomi sono causati dal lattice.
  • Associata a sintomi quali orticaria (eruzione cutanea), rinite (talvolta detta febbre da fieno), asma e reazioni gravi, inclusa l'anafilassi, nelle professioni con esposizione al lattice (ad esempio, operatori sanitari, parrucchieri e così via).
  • I sintomi possono verificarsi con l'assunzione di alimenti vegetali, come avocado, banana, castagne e kiwi, dovuti alla cross-reattività (nota anche come sindrome alimentare da lattice).

rHev b 1, rHev b 3

  • Indica che i sintomi sono causati dal lattice.
  • Associata a sintomi quali orticaria (eruzione cutanea), asma e reazioni gravi, inclusa l'anafilassi, in pazienti esposti al lattice per molteplici interventi chirurgici, come, ad esempio, i pazienti con spina bifida.

rHev b 8 (profilina)

  • Se le IgE positive al lattice in combinazione con rHev b 8 sono l'unico test positivo, indicano che l'allergia al lattice è improbabile e che non è necessario evitare tale allergene.
  • Associata a sintomi lievi e localizzati (ad es. sintomi orali come prurito e gonfiore).
  • I sintomi sono probabilmente causati dalla sensibilizzazione a una fonte primaria di polline come il polline di graminacea, betulla, senecio o artemisia, alimenti vegetali crudi (ad es. pomodoro, melone, agrumi, banana, ananas, cachi, zucchine) e altri ancora.

rHev b 11

  • Indica che i sintomi possono essere causati da qualcosa di diverso dal lattice e che non è necessario evitare i prodotti a base di lattice. Associata a sintomi lievi e localizzati (ad es. sintomi orali come prurito e gonfiore).
  • I sintomi possono manifestarsi con l'esposizione a determinati alimenti vegetali (ad esempio avocado, banana, castagne e kiwi). Questa allergia a cross-reattività è chiamata sindrome alimentare da lattice.

MUXF3 (CCD)

  • Se le IgE specifiche per il lattice in combinazione con MUXF3 CCD (Determinanti carboidratici cross-reattivi) risultano essere l'unico test positivo, la causa dei sintomi potrebbe non risiedere nel lattice.

Devo evitare il lattice in qualsiasi forma?

La principale esposizione da evitare è quella alla polvere dei guanti in lattice talcati. Gli oggetti solidi contenenti lattice, come le fasce elastiche, i tubi di sfigmomanometro, i pneumatici da bicicletta e simili, non costituiscono un pericolo per l'asma o la febbre da fieno perché non rilasciano particelle.11

*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.

Come convivere con questa allergia?

In caso di allergia al lattice, il medico potrebbe consigliare un piano di gestione dell'allergia che includa quanto segue.3, 8-12

  • Evitare i prodotti che contengono lattice e gli ambienti in cui le proteine del lattice possono essere disperse nell'aria come, ad esempio, gli ambienti ospedalieri. 
  • Controllare le etichette dei prodotti per verificare la presenza di lattice, ricordando che "ipoallergenico" non significa necessariamente che l'articolo sia privo di lattice.
  • Informare i fornitori, gli assistenti, gli insegnanti e gli amici che voi e/o i vostri bambini siete allergici al lattice.
  • Utilizzare guanti privi di lattice per attività che non richiedono il contatto con materiali infetti (ad es. pulizie ordinarie, manutenzione, preparazione degli alimenti).
  • Pulire frequentemente le aree contaminate dalla polvere di lattice e sostituire i filtri di ventilazione e i sacchetti per il sottovuoto utilizzati in questi ambienti.
  • Comunicare la propria allergia al personale medico prima di sottoporsi a controlli, procedure e interventi chirurgici.
  • Chiedere al personale dei ristoranti di assicurarsi che le persone che preparano il cibo indossino guanti privi di lattice.
  • Indossare un braccialetto o una catenina che indichi la propria allergia e portare con sé epinefrina iniettabile in caso di reazione anafilattica.

Per migliorare i sintomi allergici, il medico potrebbe prescrivere uno dei seguenti farmaci:

  • Autoiniezione di epinefrina in presenza di segnali di un attacco acuto grave, noto come anafilassi (vedere di seguito). Assicurarsi che i familiari sappiano come intervenire in caso di emergenza.
  • Gli antistaminici possono essere utili come integratori per limitare i sintomi lievi (ad es. prurito), ma non arrestano la progressione di una reazione allergica.
  • Un broncodilatatore (albuterolo) può essere utile come terapia supplementare per i sintomi respiratori, specialmente nei soggetti con anamnesi di broncospasmo o asma.
  • Emollienti e creme per uso topico a base di steroidi come terapia supplementare per ridurre i sintomi.

In presenza di una persona con una reazione allergica e segni di shock, intervenire rapidamente. Osservare l'insorgere di segni quali pallore con cute fredda e sudore, polso debole e rapido, difficoltà di respirazione, confusione e perdita di coscienza. Eseguire immediatamente le seguenti operazioni:

  • Chiamare i servizi di emergenza locali.
  • Assicurarsi che il soggetto interessato sia disteso con le gambe sollevate.
  • Somministrare immediatamente epinefrina in caso di sintomi evidenti di anafilassi.
  • Controllare il battito cardiaco e la respirazione dell'individuo interessato e, se necessario, eseguire la RCP (rianimazione cardio polmonare) o altre misure di pronto soccorso.

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Sintomi comuni

La gravità della reazione può dipendere dal livello di sensibilità e dalla quantità di esposizione; inoltre, può peggiorare ad ogni esposizione successiva.5 I sintomi di allergia al lattice possono includere i seguenti indicatori:1,6,7

Dermatite da contatto ritardata
Generalmente attivata da additivi chimici della gomma, queste reazioni compaiono in genere da 12 a 36 ore dopo l'esposizione e possono comprendere:

  • Cute arrossata, squamosa e/o pruriginosa

Reazioni allergiche immediate
Qualora una persona sia stata esposta al lattice e si sia sensibilizzata, una nuova esposizione può dar luogo a uno o più dei seguenti sintomi:

  • Starnuti
  • Naso che cola
  • Tosse, respiro sibilante
  • Prurito alla gola
  • Prurito, lacrimazione

Anafilassi: un evento potenzialmente letale
Nei casi più gravi, i sintomi si manifestano in pochi minuti e possono causare anafilassi. I sintomi possono includere uno o più dei seguenti indicatori:

  • Eruzione cutanea con arrossamento (in genere prurito ed eventualmente tumefazioni/orticaria).
  • Gonfiore della gola o di altre zone del corpo.
  • Respiro sibilante/problemi di respirazione/svenimento.
  • Costrizione toracica.
  • Raucedine/difficoltà a deglutire.
  • Vomito/diarrea/crampi allo stomaco.
  • Pallore o rossore su viso e corpo.

Sindrome da lattice-frutta
I sintomi della sindrome lattice-frutta possono includere anche:

  • Prurito, gonfiore della bocca.
  • Anafilassi.

Come sapere se sono allergico?*

I test di sensibilizzazione cutanea o i test ematici delle IgE specifiche possono, insieme all'anamnesi dei sintomi, aiutare il medico a determinare se si è allergici a un particolare allergene. In seguito alla diagnosi di un'allergia, il medico stabilirà un piano di gestione dei sintomi personalizzato per il paziente.

*Questi test potrebbero non essere approvati per l'uso clinico nel Paese del paziente. Rivolgersi al proprio medico di famiglia per sapere quali test sono disponibili.

Esiste il rischio di una reazione grave?

Poiché le reazioni allergiche sono imprevedibili e i sintomi variano da lievi a gravi, fino ad arrivare all'anafilassi, è consigliabile valutare la prescrizione di epinefrina per qualsiasi paziente con un'allergia IgE mediata.11

  1. EAACI, et al. Molecular allergology user's guide. Zurigo, Svizzera: European Academy of Allergy and Clinical Immunology; 2016. Pagg. 277-284. Disponibili all'indirizzo: http://www.eaaci.org/documents/Molecular_Allergology-web.pdf.
  2. Wu M, McIntosh J, Liu J. Current prevalence rate of latex allergy: Why it remains a problem? J Occup Health. Maggio 2016 25;58(2):138-44. doi: 10.1539/joh.15-0275-RA. Pubblicazione elettronica 24 marzo 2016. PMID: 27010091; PMCID: PMC5356959. Disponibile all'indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5356959/pdf/1348-9585-58-138.pdf.
  3. The Anaphylaxis Campaign [Internet]. Farnborough, UK: The Anaphylaxis Campaign; agosto 2016. Disponibile all'indirizzo: https://www.anaphylaxis.org.uk/wp-content/uploads/2019/10/Latex-Factsheet-2019.pdf
  4. Nguyen K, Kohli A. Latex Allergy. [Aggiornato il 21 novembre 2020]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (Florida, USA): StatPearls Publishing; gennaio 2021. Disponibile all'indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK545164.
  5. Mayo Clinic [Internet]. Rochester, Minnesota (USA): Mayo Foundation for Medical Education and Research; 2021. Disponibile all'indirizzo: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/latex-allergy/symptoms-causes/syc-20374287?p=1
  6. American Academy of Allergy Asthma & Immunology [Internet]. Milwaukee, Wisconsin (USA): American Academy of Allergy Asthma & Immunology; 2021. Disponibile all'indirizzo: https://www.aaaai.org/conditions-and-treatments/allergies/latex-allergy
  7. Cleveland Clinic Center for Continuing Education [Internet]. Lyndhurst, Ohio (USA): Cleveland Clinic Center for Continuing Education; agosto 2010 disponibile all'indirizzo: https://www.clevelandclinicmeded.com/medicalpubs/diseasemanagement/allergy/latex-allergy.
  8. Cleveland Clinic [Internet]. Cleveland, Ohio (USA): Cleveland Clinic; 2021. Disponibile all'indirizzo: https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/8623-latex-allergy.
  9. National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH): NIOSH alert: Preventing allergic reactions to natural rubber latex in the workplace. Giugno 1997. Disponibile all'indirizzo: http://www.cdc.gov/Niosh/latexalt.html#sum.
  10. National Jewish Health [Internet]. Denver, Colorado (USA): National Jewish Health. 1 gennaio 2012. Disponibile all'indirizzo: https://www.nationaljewish.org/conditions/latex-allergy/reduce-exposure.
  11. Mayo Clinic [Internet]. Rochester, Minnesota (USA): Mayo Foundation for Medical Education and Research; 14 settembre 2019. Disponibile all'indirizzo: https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/anaphylaxis/symptoms-causes/syc-20351468.
  12. Allergy & Asthma NETWORK [Internet]. Disponibile all'indirizzo: https://allergyasthmanetwork.org/allergies/latex-allergy/