Allergia al pomodoro: come si manifesta e come diagnosticarla


La dieta italiana prevede un largo utilizzo del pomodoro, basti pensare a salse e passate usate per pizza, pasta, parmigiana, lasagne e molti altri piatti tipici. È inoltre un ingrediente ampiamente usato anche all’interno di piatti freschi come insalate e contorni.

Comunemente è un alimento che, al netto di una possibile acidità di stomaco, viene tollerato senza particolari problemi da coloro che lo mangiano.

Tuttavia, il consumo di pomodoro può provocare non pochi fastidi a coloro che sono sensibilizzati a questo frutto e che rischiano, quindi, di andare incontro ad una vera e propria reazione allergica.

Tipologie e gravità dei sintomi dell’allergia al pomodoro

L’allergia al pomodoro può provocare manifestazioni allergiche di diversa entità.

Tra i sintomi meno gravi possiamo annoverare:

  • rash cutanei;
  • arrossamento della pelle;
  • prurito;
  • bruciore cutaneo.

È sufficiente anche solo entrare in contatto con questo frutto perché si verifichi eventualmente la comparsa di questi sintomi: basta, infatti, il contatto con la pelle perché l’istamina venga rilasciata nell’organismo dal sistema immunitario, dando luogo ad una reazione allergica.

In alcuni casi, il soggetto sensibilizzato potrebbe subire delle reazioni più gravi, conseguenti, per esempio, all’ingestione di questo alimento. 

I disturbi che si potrebbero presentare sono:

  • tumefazione delle labbra e/o della bocca;
  • orticaria;
  • difficoltà a deglutire;
  • disturbi gastrointestinali come nausea o vomito;
  • dolori addominali;
  • diarrea;
  • difficoltà respiratorie.

Nonostante questi siano considerati i sintomi più comuni nei soggetti che soffrono di allergia al pomodoro, è possibile che si presentino anche disturbi più difficilmente imputabili ad un’allergia alimentare. Tra questi troviamo:

  • mal di testa;
  • disturbi del sonno;
  • nausea;
  • stanchezza e irritabilità.

I pomodori sono naturalmente ricchi di istamina e possono anche agire come liberatori di istamina. In altre parole, possono innescare il rilascio dell'istamina esistente nel corpo e, quindi, causare reazioni non attribuibili all'allergia IgE-mediata.

Test allergologici per la diagnosi delle allergie alimentari

La prima cosa che viene naturale fare nel momento in cui si sperimentano reazioni allergiche, che pensiamo siano conseguenti all’ingestione di un dato alimento, è eliminare l’allergene dalla propria dieta.

Questo comportamento può rischiare di creare grossi squilibri di salute se non si è sicuri della fonte dei sintomi; solo l'Allergologo potrebbe eventualmente suggerire questo approccio, in caso di provata e confermata diagnosi di allergia a questo frutto.

Come comportarsi, dunque? Innanzitutto, si consiglia di consultare il Medico di Famiglia, il quale potrà prescrivere in prima persona i test allergologici che possono aiutare la diagnosi e, in collaborazione con lo specialista Allergologo, consigliare il miglior piano di controllo dell’allergia, basandosi anche sulla storia clinica del paziente e un esame fisico.

Per diagnosticare l’allergia al pomodoro, è sufficiente effettuare le analisi del sangue per la  ricerca delle IgE specifiche, ovvero gli anticorpi che si attivano in presenza di allergeni.

In seguito ai risultati degli esami sierologici, verrà determinata insieme al medico di riferimento la procedura migliore per limitare l’esposizione all’allergene e condurre una vita quanto più serena possibile.

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